Completato il laboratorio svolto nel III Circolo Didattico di Vittoria, Portella delle Ginestre, insieme a due quarte elementari, mi ritrovo qui a sentire il bisogno di condividerne le sensazioni, le emozioni, ma soprattutto i risultati.
Sono partita dal laboratorio portato in biblioteca con tanto successo nel mese di dicembre 2011, riproponendone il primo incontro più o meno nella stessa veste e modificandone il secondo, di comune accordo con la maestra di italiano delle due classi, scegliendo un racconto specifico del volume del Dottor Razio di Rosa Vindigni (il Caso di Velocetto Sprint) e puntando tutto non sull'analisi testuale, bensì su un vero e proprio percorso di riflessione sul tema della storia, il bullismo.
Entrambe le classi hanno mostrato interesse ed entusiasmo, nonostante la vivacità e le due ore e mezza di lavoro no stop per entrambi gli incontri!
Il primo, volato via come un soffio di vento, ha visto i bambini divertiti e davvero impegnati nello scovare gli odori della carta, a osservare attentamente tutte le componenti grafiche dei libri e a toccarli (da quelli vecchi a quelli nuovi, freschi di stampa della Baglieri Editrice, e a tanti altri ancora), incuriositi da tutti quei dettagli che hanno sempre avuto sotto gli occhi, ma che mai avevano veramente guardato con attenzione e studio.
Non posso non riportare il divertentissimo aneddoto che vede protagonista un bambino di una delle due classi, quando, preso... o meglio, investito da quei termini tecnici nuovi e curiosi, alla fine ha coniato un simpaticissimo neologismo: il colonsfizio, a metà tra colophon e frontespizio!! Beh... io lo terrei in considerazione, fossi nei panni degli addetti ai lavori, chissà che non possa tornarci utile prima o poi... :)
Il secondo incontro, invece, ha avuto un taglio completamente nuovo anche per me, lasciandomi con un cuore gonfio di emozioni e di stupori... e lasciando le due classi in un clima di riflessione tutto da sviluppare (non a caso alcune attività verranno approfondite dalla maestra attraverso temi, commenti, cartelloni e tanto altro).
Il delicatissimo tema del bullismo, di cui si fa portavoce il bel racconto di Vindigni, ha fatto centro nei bambini, che hanno dato libero sfogo a commenti, riflessioni e soprattutto racconti di esperienze vissute o a cui hanno assistito dentro e fuori la scuola.
Aiutati dalla maestra e da me nel trovare cause conseguenze e rimedi del fenomeno ampiamente diffuso tra bambini sempre più piccoli, i bimbi hanno lavorato sul tema attraverso semplicissime quanto efficaci attività di gruppo (e poi anche individuali): brain storming sulla parola chiave del bullismo; riflessioni tramite disegni e cartelloni sul finale del racconto di Velocetto e, infine, scrittura autobiografica di proprie esperienze legate al bullismo su bigliettini anonimi (poi raccolti e letti ad alta voce).
Aiutati dalla maestra e da me nel trovare cause conseguenze e rimedi del fenomeno ampiamente diffuso tra bambini sempre più piccoli, i bimbi hanno lavorato sul tema attraverso semplicissime quanto efficaci attività di gruppo (e poi anche individuali): brain storming sulla parola chiave del bullismo; riflessioni tramite disegni e cartelloni sul finale del racconto di Velocetto e, infine, scrittura autobiografica di proprie esperienze legate al bullismo su bigliettini anonimi (poi raccolti e letti ad alta voce).
Quest'ultima attività ha portato a galla episodi, fatti, emozioni e sensazioni nei bambini non sempre confidati ai genitori o ai maestri e ha dato luogo a un graduale ma prorompente svelamento dell'identità di alcuni bulletti della scuola... sui quali già da tempo docenti, dirigente e famiglie stanno lavorando con impegno, delicatezza e sensibilità.
Insomma, abbiamo concluso gli incontri con tanto lavoro ancora da fare... ma per fortuna ai bambini non mancherà modo di continuare a rifletterci su grazie ai loro maestri.
Io, da parte mia, ringrazio la scuola, la maestra e i bambini per avermi dato l'opportunità di fornire loro questo piccolissimo spunto di riflessione, partendo proprio dalla lettura di uno dei racconti editi dalla Casa Editrice...
...a conferma, in fin dei conti, che forse siamo sulla strada giusta... e speriamo di continuare sempre così e meglio di così...
S.B.
Insomma, abbiamo concluso gli incontri con tanto lavoro ancora da fare... ma per fortuna ai bambini non mancherà modo di continuare a rifletterci su grazie ai loro maestri.
Io, da parte mia, ringrazio la scuola, la maestra e i bambini per avermi dato l'opportunità di fornire loro questo piccolissimo spunto di riflessione, partendo proprio dalla lettura di uno dei racconti editi dalla Casa Editrice...
...a conferma, in fin dei conti, che forse siamo sulla strada giusta... e speriamo di continuare sempre così e meglio di così...
S.B.